La grande eredità dei levrieri

La grande eredità dei levrieri 

Riassunto e traduzione a cura di Valeria Rocco per l’allevamento “Lupavaro”

Premesso che sono tedesca vorrei qui di seguito pubblicare la traduzione di uno scritto, tratto da “Das große Windhunderbe” che contiene un articolo, sempre in lingua tedesca, pubblicato nel   “Zuchtbuch des DWZRV 1963/196450″, scritto dalla Signora Pia Pfleger, titolare dell’allevamento ” Springinsfeld” La riproduzione, la pubblicazione e la distribuzione, totale o parziale di questa traduzione sono espressamente vietati in assenza di una autorizzazione scritta, giacché il lavoro di ricerca e la seguente traduzione dalla lingua originale è un lavoro lungo e meticoloso.

Piccolo Levriero Italiano
ringrazio l’artista romana Paola Marinangeli per aver messo a disposizione alcune delle sue opere per illustrare questo scritto.

La grande eredità dei levrieri

Carlo I nel 1624 portò dalla Francia i primi esemplari in Inghilterra, la sua intenzione era quella di incrociali con alcune razze terrier per dare vita ad un cane da caccia di elegante statura. Questi tentativi furono fatti anche nelle generazioni successive, dando vita alla razza Whippet.

Durante la Rivoluzione inglese a la decapitazione di Carlo I, tutti i cani furono rubati e sparsi per tutto il territorio. In Germania la razza ha conquistato grandi onori grazie a Federico il Grande, che non era mai senza la compagnia dei suoi piccoli levrieri italiani;  doveva averne tra  40 e 80 esemplari.

Federico il Grande di Prussia adorava i Piccoli Levrieri Italiani. Le sue preferite si chiamavano “Biche” (†1752) ed “Alkmene” (†1785). Sebbene nei quadri, che raffigurano “il vecchio Fritz”, i cani al suo fianco sembrano essere di dimensioni maggiori ma questo è da attribuire al fatto, che i Pittori cercavano di dare maggiore effetto ai quadri aumentando la mole dei levrieri raffigurati.
Ecco una statua che lo raffigura con “Alkmene” e “Hasenfuss”
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Alkmene la levrierina preferita del Re

Alkmene la preferita del Re

Questa storia meravigliosa narra di un Piccolo Levriero Italiano, Alkmene.  Se amate i Piccoli Levrieri Italiani, questa storia  vi farà emozionare. Alkmene prenderà vita nei vostri cuori, dove vivrà per sempre. Buona lettura!

Traduzione a cura di Valeria Rocco per l’allevamento Lupavaro.
La riproduzione, la pubblicazione e la distribuzione, totale o parziale di questa traduzione sono espressamente vietati in assenza di una autorizzazione scritta, giacché il lavoro di ricerca e la seguente traduzione dalla lingua originale è un lavoro lungo e meticoloso.
Scritto originale: Bruno Frank, Werke, 1. Lesebuch. Werke, Lesebuch mit ausgewählten Auszügen aus Erzählungen und Novellen von Bruno Frank 1945
Illustrazioni: ringrazio l’artista romana Paola Marinangeli per aver messo a disposizione alcune delle sue opere per illustrare questo scritto. 

Due anni prima della sua morte, già segnato dall’età avanzata, il vecchio Fritz, (ndr: “Fritz” è il sopranome tedesco di Federico II) come ogni anno, tenne la grande parata della sua grande truppa slesiana. Si soffermò qualche istante e si guardò attorno, con un’espressione molto insoddisfatta e corrugata. Il suo umore, durante tutta la manifestazione di quest’anno, era terribile. Non parlò con nessuno, il suo atteggiamento era freddo e distaccato, ai limiti della maleducazione. Durante la cena ignorò persino Lafayette e dopo un’ora di disagio scomparve dalla tavolata. “Non è arrivata nessuna missiva?” chiese nel silenzio, con la sua voce alta e accattivante, spesso in contrasto con le parole taglienti. Un aiutante, frettolosamente fece un passo avanti per fare rapporto. Non era arrivata alcuna nuova missiva.

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